La facilitazione di gruppi e team è una pratica professionale che, attraverso la figura del facilitatore, favorisce in un gruppo di lavoro il raggiungimento dell’obiettivo della riunione in maniera più efficace, chiara e soprattutto condivisa.
Punto di forza è la neutralità del facilitatore supportata dalla metodologia Coaching che esalta l’intelligenza collettiva espressa dal gruppo. L’attività viene svolta in particolare durante riunioni, CDA, consigli direttivi, ecc…
La facilitazione di gruppi e team avviene prevalentemente in occasione di incontri, riunioni, seminari presso aziende, organizzazioni no profit ed enti pubblici.
Fin dagli anni ’60 questa pratica professionale, nata negli USA, ha favorito le dinamiche relazionali all’interno dei gruppi e dei team per raggiungere lo scopo della riunione in maniera non solo più chiara ed efficace ma soprattutto condivisa.
La facilitazione è una metodologia che si avvale di tecniche, strumenti e soprattutto di comportamenti finalizzati allo scopo di prendere decisioni o semplicemente consultarsi all’interno di un gruppo. La facilitazione tiene conto delle tre dimensioni essenziali:
Condizione sine qua non per il buon funzionamento è un’esplicita accettazione da parte di tutti i membri della riunione, della figura del facilitatore.
La figura del facilitatore non è un esperto del tema su cui si discute ma del processo attraverso il quale il gruppo raggiunge i risultati attesi. La sua neutralità dunque è elemento determinante nel processo di facilitazione.
Il facilitatore dunque è ottimizzatore dell’intelligenza collettiva.